Al giorno d’oggi navigare in modo anonimo sul web dovrebbe essere considerato come funzionale alla navigazione stessa oltre che una abituale precauzione.
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Siamo tutti collegati sul web
Sul web siamo in tanti, un po’ tutti collegati sul web. Sempre. Sia che si tratti di navigazione da smartphone che di navigazione da pc, è chiaro come internet sia diventato un po’ il fulcro della nostra vita. Perché tramite internet si possono gestire i social network, tramite internet si può comunicare con altre persone mediante app di messaggistica istantanea e anche perché si possono svolgere le più disparate attività,
Proviamo a pensare, ad esempio, al gioco d’azzardo, che ormai si gioca più sulle piattaforme online che all’interno delle strutture dal vivo. Non ci sono solamente le scommesse, dato che nell’ultimo periodo anche le slot NetBet stanno andando per la maggiore. Tutto merito dei grandi passi in avanti che sono stati fatti a livello tecnologico e audio, garantendo un’esperienza di gioco, oltre ad una vastità impressionante di slot dai temi differenti, che ormai si può parificare a quella in un casinò dal vivo.
Per gli hacker tutti i dispositivi sono importanti
Navigando ogni giorno sul web, probabilmente non ci accorgiamo nemmeno di quanti dati vengono diffusi durante le nostre attività online. Ecco spiegato il motivo per cui c’è bisogno di prestare sempre maggiore attenzione alla sicurezza, per fare in modo che tutti questi dati non vengano raccolti e poi utilizzati per altri scopi da terzi.
Uno dei modi migliori per navigare online è certamente quello di proteggere in maniera adeguata i dati sensibili utilizzando appositi sistemi. Una delle soluzioni maggiormente impiegate è certamente rappresentata da una rete privata virtuale, che viene chiamata anche VPN, uno dei migliori sistemi quando si vuole navigare in modo anonimo ed evitare che venga lasciata sul web ogni genere di traccia legata alla propria navigazione. Non è un caso, infatti, che proprio i virtual private network vengano sviluppati nell’ambiente consumer, con l’intento di mettere a disposizione dei giornalisti, ma anche di attivisti e altre figure che possono correre dei pericoli, un sistema per poter comunicare senza avere la paura di essere intercettati.
Hacker e criminali, però, hanno tutta intenzione di entrare anche nei dispositivi “meno importanti”. I dati sensibili, al giorno d’oggi, si possono considerare una vera e propria fonte di ricchezza, dato che tale informazioni possono essere poi rivendute a tantissime altre società terze che li utilizzano per i loro scopi, che chiaramente possono essere più o meno nobili.
Prova a immaginare se qualcuno fosse in grado di rubare tutte le email che hai inviato, in cui sono incluse anche le foto o dettagli importanti circa la tua vita famigliare. Ebbene, il ricatto è molto più dietro l’angolo di quello che si potrebbe credere.
Spesso questo rischio si corre quando ci si collega ad una rete Wi-Fi pubblica, sia che si tratti di un aeroporto che di un semplice bar. Connettersi ad un wi-fi è una di quelle operazioni che vengono eseguite senza nemmeno pensarci due volte, ben consapevoli che poi la velocità di navigazione dal proprio smartphone ne potrà beneficiare.
Il problema è che non si ha mai la certezza che quella determinata rete pubblica sia legittima e anche protetta. Il rischio è che qualcuno la possa monitorare e possa sfruttarla per introdursi all’interno dei device che vi si connettono. Ebbene, chi utilizza una VPN può navigare in modo anonimo e non deve preoccuparsi di nulla e non ha di questi problemi.
Le reti private hanno il grande vantaggio di garantire la protezione della connessione alla fonte, ovvero già dal modem o dal router che diffonde la rete stessa. In questo modo, ogni dato che viene inviato oppure ricevuto, passa attraverso un sistema specifico di crittografia che li protegge dagli sguardi e dalle attenzioni di hacker e altri criminali del web.
Anche quando si è in viaggio, ad esempio, in uno Stato estero. Ebbene, per accedere al servizio di streaming di piattaforme a pagamento in Italia, serve per forza di cose una VPN, altrimenti è tutto legato al Paese di registrazione dell’account. Tramite il geo blocking, invece, si può far credere al sistema di essere in collegamento direttamente dall’Italia o da un altro server ammesso.
Una prova di quanto sia facile essere hackerati?
In questo portale sono raccolte centinaia di migliaia di password hackerate:
Fai una prova e poi pensa se sia meglio avere una seria e costante protezione…..